Lectio nescius

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Seduta stante ci si sente
presi in un turbine vorticoso
quando la consapevolezza
di quanto sta capitando
proietta un fascio di luce,
accecante per nitore,
contro le proprie certezze.
Poi riprende voce la ragione
e i libri si richiudono,
s’impilano, si riassomigliano,
differendo solo per spessore.
Le certezze appartengono
agli immodesti e ai dementi.

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