A lungo ho guardato il tuo viso
lottando con le lacrime
che tentavano di offuscarmelo.
Per un attimo poi
ho pensato che tu non fossi
solamente un sogno per me…
finché da quel sogno beato
d’improvviso mi son destato.
Tu non ci sei, non sei qui
accanto a me che ti vorrei,
che sogno di stringerti,
di cantarti i miei versi,
di regalarti i sentimenti
che mi ha dettato lo sguardo
degli occhi tuoi innocenti…
Tu dormi fra morbide coperte,
quelle di camera tua,
facendo sogni in cui io
non son presente,
incrociandomi lungo la strada,
io viandante come te…
ma per puro caso, per fatalità
così come s’incrociano passanti,
milioni di sconosciuti passanti,
quando si percorre una strada
(una qualunque strada) della città.
E’ venuta l’ora di nascondere
la tua fotografia in un cassetto,
sotto mille altre scartoffie,
come si fa con le cose inutili,
come te ormai… come te.
Tu non ci pensi più a me
e fai bene, più non me ne dolgo.
L’Indifferenza ha vinto ancora.