Se stortura non passa più

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Certuni danno assai importanza
al male che li sovrasta
quando un loro dito finisce
fra lo stipite di una finestra.
È certo che un attimo di male
scaccia ogni altro intendimento,
anche se il giorno appresso
si tramuterà già in un argomento
di conversazione e nient’altro.
Mio malgrado posso affermare
che il male passa, non il danno.
Pensando e ripensandoci su,
si socchiude l’anta al nefasto
e ne si sbatte in faccia un’altra,
nel contempo, al prosieguo.
Il danno imperituro domina
ogni passo che s’allontana
dalle cause che lo infibularono
e tramuta, cambia d’aspetto,
si ridimensiona, s’aggraverà
con l’andare sfrenato del tempo.
Orsù non ha peso il bernoccolo
ma quanto si spense sotto.
Il tempo-mietitore solo purtroppo
orna di sfregio questo tino rotto.

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