Sopra montagne di ciarpame
spicca visibile da lontano
il diamante caduto per sbaglio
dal lobo di una madame,
o dalle provviste dell’orafo,
o forse dalla sporta dei re magi
distrattisi a dorso dei dromedari.
Sei il brillante magnifico
con mille sfaccettature mirabili,
grazie a cui un sultano
acquisisce la sua fama:
un gioiello inestimabile
rotolato sul mio sentiero,
al che è stato facile
sottrarti al fine degli acuti,
al vanto dei vanitosi
e alla modestia dei ciechi.
Il tuo fresco amore
ha un peso specifico
assoluto e notevole
da che ha attecchito.
in questo campo eliso,
fin quando tu appunto
hai innestato sacralità
nel nostro affetto altrimenti
solo pagano come il mondo pensa.
Non curiamci dell’inverno
ora che ha aperto la corolla
il nostro fiore odoroso di pupo.
Solo insieme rammentiamoci
di bagnarlo tutte le sere
con un bicchiere di premura.
Non è designata altra cura.