Cose andate

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Tutte le corse fatte da me
su questi prati d’estate
con le mie gambe emaciate
mentre volavano le farfalle,
mentre scavavano le talpe
sono un ricordo incrollabile,
sono un urlo improvviso
che ridesta in me il bambino,
l’adolescente, il ragazzino
sepolti qui dentro da mezza vita.
Come allora matura la vigna,
crescono le gaggie e l’erba,
c’è un nido su una vetta.
Come allora il tempo passa in fretta
inabissando i ricordi di bambino,
di adolescente, di ragazzino
nel profondo abisso
delle cose andate…
sotto il cielo dell’estate.

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