Con gola seca
- Dettagli
- Categoria: Poesìe piemontèise
- Visite: 537
Chërde d’avèj capì
e fermesse a speté,
a l’é come avèj sèj
e pensé d’avèj beivù.
Semmai avessi trovato
le parole per non farti salpare,
son certo che le avrei pronunciate.
Tante cose provai a dire
per trattenerti a me;
ma quando una nave
slega i suoi ormeggi,
le correnti di un mare tempestoso
la trascinano lontano, al largo,
nel tempo di un sogno.
Non trovai neppure le parole
per augurarti buona fortuna
e tu non dicesti nulla
più per augurarla a me.
I navigati gabbiani, solo loro,
la nostra storia ricordano
ormai, e alle onde raccontano.