Una tavola apparecchiata, le luci sempre spente tranne che quella della camera in cui si agitano i pensieri miei con me per trovare altra compagnia che non sia pure oggi solo la mia. Il bagno è tutto sporco, le piattole si sono annidate sui tappeti e nelle scarpe della stagione passata. Il cestino della carta straccia deborda quanto la bava dalle fauci di un mastino. Bisognerebbe cambiar aria, aprire le finestre al mattino ma non sempre mi ricordo. La verità è che vivo da solo: libero da ogni condizionamento, ma più schiavo di un tempo quando il mio unico pensiero era passare un sabato sera diverso.