Non esiste amore più sublime
di due rossi acini d'uva
nati da uno stesso grappolo.
Fin dal loro principio
erano già a contatto costante,
insieme nel fronteggiare
il caldo e il freddo
di due stagioni che mutano,
che si susseguono da un dì all'altro.
 Forse una manina insolente
ne strapperà uno per capriccio…
e sarà la fine di un amore.
O forse, se Dio vorrà,
i due amanti si tufferanno
nella stessa damigiana
e fermenteranno loro due insieme
con molti altri fratelli e simili…
sempre uniti in un abbraccio
di sublime delizia.
Abiteranno una stessa bottiglia,
verranno bevuti da una bocca
e da una bocca soltanto,
digeriti da un unico stomaco,
da uno stomaco soltanto.
Eppure un tempo eran due chicchi
nati da uno stesso grappolo
e da esso pazientemente nutriti:
due acini che si amavano tanto.
E ora solo più due gradi alcolici…
che continuano ad amarsi tanto.