Questa notte ho fatto un sogno: ho sognato che volavo e che nessuno poteva vedermi mentre nel cielo mi libravo in volute e mulinelli. Non mi pareva strano di possedere tali portenti: nel sogno mi ero estraniato dalla mia vita e dai tormenti che mi causa il mio stato di uomo con molti freni. Le fanciulle dal basso m’imploravano nei loro pensieri colla forza del loro canto (canto muto che odi solo se escludi l’udito umano), di accorrere alle loro lodi e di portarle via lontano… Ma poi d’un tratto mi son svegliato: addio cavaliere, addio cavallo alato.