Un gruppo di vecchi alla bocciofila un giorno si ritrova a dibattere sul declino della società attuale. «Ah, quand’ero giovane io, c’era più rispetto dei vecchi: si stava ad ascoltare i discorsi che facevano, le storie radunati attorno al fuoco. Non si avevano altre mire: il mondo iniziava e finiva attorno a quell’umile fuoco. Poi son diventato vecchio io e più nessuno ascolta i vecchi anzi… ci zittiscono!». Un altro prende la parola: «Quand’eri giovane tu tanti morivano di fame e di noia attorno a un camino, compreso tu! Ma nient’altro c’era per passare il tempo. Eri rassegnato senza saperlo. La verità è che le vie di mezzo sarebbero le più giuste. Ora tu ragioni da vecchio poiché ora sei un vecchio. Ma al tuo… al nostro tempo ragionavi da giovincello poiché lo eri… lo eravamo». Una golata di vino a ciascuno confonde quei due animi, l’ardore di un tempo riaffiora e ricomincia il dialogo: «Ai miei tempi si pensava al prossimo». E l’altro: «Sì, al prossimo… al prossimo giro di vino! Lo paghi tu o lo pago io?!». Ogni epoca, ogni generazione si curi da sé di sopravvivere, di non andare in malora e stabilire a chi tocchi pagare il prossimo bicchiere.