Una poesia a caso...

• L'ora della pappa

  L’allegria contagiosa e innata
  che anima ora Valentina
  (ora che la sostenibile salita
  s’intravede solo poiché lontana)
  è un portento della vita.
  Lei tutto considera e ammira
  di quanto le si agita intorno:
  di ciò che fra l’erba striscia,
  o che su un fiore si posa,
  o che per aria sbatte,
  o che in una stalla mugghia,
  o che su un ramo cinguetta,
  o che in terra calpesta,
  o che affamato addenta.
  Il suo prossimo passo
  sarà il più lungo: l’espressione
  dei propri moti a parole…
  Coraggio Vale, mangia:
  non ti far sempre pregare
  quando viene l’ora della pappa,
  il gioco non scappa.
  Un bau sa aspettare
  le carezze che gli vuoi fare.
  Il miao sornione si affaccia
  all’esterno dalla finestra
  non per metterti fretta:
  per ore resterebbe lì in attesa
  che tu finisca di mangiare.
  Per vederti con la pancia piena
  e una ciotola di minestra
  o di latte fra le manine
  venir fuori in cortile
  a sfamarli col tuo sorriso
  e un augurio: “Buon appetito.”