Lancetta dell'eco

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I riflessi della gioventù
abbagliano ancor i vecchi
se con sé trainano
crucci e rimpianti sopiti mai.
Le fondamenta rendono
longevi casamenti e palazzi,
inquilini e amici di codesti.
Poiché reggono il sovrastante
e a ogni partenza, ogni arrivo,
tornano ad essere inquadrati
dai propri occhi in cerca
di ciò che manca nelle tasche
o ridonda nelle suppliche.
Dal tempo greve dell’aratro,
dal fecondo della semina,
dalla pazienza nell’attesa,
dipende tutto il raccolto
e gli ortaggi e i frutti e i fiori
che mano reciderà un giorno
per condurre in bocca o dianzi.
È in gioventù che capita tutto,
è molto in principio che
si mette mano all’orizzonte.
Dopo sarà tardi per ridisegnare
l’opera d’arte che ognuno è:
cellule, microbi, elettroni, atomi
di Dio. Ben oltre servi d’istinto:
capaci di archiviare nella mente
poiché l’unico esser intelligente.

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