Una poesia a caso...

• L'inno alla vita

  Alla fine della baldoria
  l’unico che prosegue la festa
  il giorno dopo che prende piede
  e quello dopo ancora,
  è solamente l’oste.
  Lavorava quando gli altri
  si crogiolavano nell’ozio
  e ridevano di niente,
  metteva da parte desideri
  quando gli altri li sperperavano
  in risa e lordure.
  Passati sono vent’anni
  con l’arsura nella gola,
  guardando al di là del bancone
  ingordi e ubriaconi
  litigare per motivi futili
  con gli stomaci deformi
  dalle abbuffate compiute
  e non condivisi con i proprietari.
  Ma ora noi abbiamo raggiunto la gioia,
  il dono di una piccola vita nuova:
  è lei il dono che consola.