Il solo gioco del tempo

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Vabbè, le stagioni giocano
alla cavallina nella vita
che venne data all’uomo,
fino a che costui accetta.
Per fermar i barbini eccitati
e scalmanati fa d’uopo
proporre loro altro gioco
altrettanto spassoso e bello.
Un artista adotta l’estro,
il prete il suo santo credo
e sapere, nulla lo stolto.
Da ciò lasciar che l’ignorante
si crogioli nel suo niente,
è deleterio pur al sapiente
poiché a forza di saltare,
le stagioni cadono e fan cascare.

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