In prossimità del dislivello,
l’acqua scroscia di già
seppure non ancora cascata.
L’affanno monta finché
un evento non lo fa impazzire
e ci vuol altro a una donna,
nonché mamma e più, nonna,
impressionarsi all’ineluttabilità
degli anni che vagolano
strappando un affetto di mano
e consolando con un altro
nuovo, tacconante il passato.
Passo dopo passo dopo passo,
la vita qui ti ha portato
e la famiglia al tuo fianco;
il raggio incantato guida la fila
dandoti e dando soltanto
il gaudio di un boccio
che schiude fra i colori
e ha in sé tratti propri tuoi.
Ora però pensa al letto
che sin qui ti ha condotta
e gusta quanto hai
inscenato con Giuseppe,
dacché tutto erigeste insieme.
Scernere cammino lodevole
è facile tutto sommato.
Però poi arrivano le prove
e il tratto che segue
perde il più delle certezze,
parendo ombre dietro tende,
e si resta intrappolati.
Resti moto di scambi grippati
e luce all’uscita della galleria,
la nostra libertà e mai diga.