Una poesia a caso...

• La giusta paga

  I tignosi che si paran davanti
  sono essi gli inciampi
  alla propria serenità.
  Vivon tanto per dire:
  senza una vera ragione
  che non sia nuocere
  al cammino altrui.
  No, ragione non l’hanno
  d’incattivirsi a tal punto,
  ma non è colpa loro:
  sono affetti da tigna,
  pertanto da commiserare.
  In media a costoro
  vien assegnato un ruolo
  dilatato, inadeguato rispetto
  alle prerogative profittate.
  Ma visto che è una presa
  di distacco dai lebbrosi
  quali han scelto d’essere,
  non sono da accettare,
  nonostante volto contrito:
  loro han preposto il recinto.