L'io

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Colui che è rinchiuso
in questa prigione
col mio nome
non è più nessuno
per gli altri
(fuggitive sono le memorie).
Non son più sicuro,
mio affezionato lettore,
di ciò che canta la mia voce…
Il pensare puro,
i traguardi… si son infranti;
l'amore più non m'impone
fedeltà, ma tanto dolore.
Che compia la sua evasione
l'io orgoglioso di un tempo…
mi occorre umiltà e passione
per render fertile il mio campo
e far tornare ogni bel canto,
per dissodarlo a modo mio…
per ritrovare il mio sepolto io.

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