Ghiacciata nella grondaia
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Certe attese sono struggenti
come di un temporale nel Sahara,
come di quattro siodi
da chi ieri ha dovuto digiunare.
Il sole sorge in ogni caso
e verrà da sé sconfitto il caos
sopraggiunto a un dispiacere.
L’anima umana crea e oblia
quanto l’afferra: sia che sia
sul fondo delle Marianne,
sia in cielo sulla campagna.
Certe attese paiono eterne;
eppure al loro abbattimento
ci si sente privati di qualcosa
che alimentava i propri sogni,
viveri scaduti ma appetibili.
Quando un saggio ci dirà
che nulla ormai potrà arrivare,
la nostra attesa farà piovere
lacrime amar e il deserto
solitario su cui i piedi affondiamo,
diverrà terra pingue di grano.
