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Tutti le mani sui tavoli!
Sta' attorniata da appigli
Tacche eloquenti
La malerba è florida
I geroglifici moderni
La mano morta in un eremo
Decibel arroganti
Abito da casa lurida
La storta ad un millepiedi
L'arrangiarsi del boa
Lasciar correre, gli atleti
Le pagine più belle a destra
Riutilizzo del fango
Forza e forza a tuo beneficio
Due gocce di collirio
In concorso di colpa
Le cesoie all'opera
Per tomba un fondale
E la piazza insorse
A bugiardino in cirillico
La macchinazione è rea
Da tacer allo psichiatra
Un leone dalle orecchie pendule
Mattino di solstizio
Da in bilico su un'idea
L'ossigeno ci fa uno
Pagine con le orecchie
100 o 1, fa d'uopo pensarci
Le congetture di un imbranato
Buco nel vetro temperato
Nodi dei capelli
La solitudine dei dementi
Il mare a secchiate
Scritta nell'afflato sul vetro
Bastò una goccia al fiore
Geroglifici nel contempo
La terra dopo un acquazzone
A tu per tu con una penna
La tensione ad un certo numero
Le scarpe un po' strette
Mantenetevi candidi almeno voi
La planimetria in viola
Oltre lo zenit
Scusate, ma il panettiere è depresso
Onde il porto della giustizia
La schizofrenia trascurata
Altro che una scelta
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Categoria:
Poesie d'Amore
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Ti porto in considerazione
come gallo tiene vanitoso
i propri bargigli, visto che
poi è sua appendice scritta.
Ogni stento è più ammesso
della penuria di ossigeno.
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Una poesia a caso...
Il piolo insormontabile
Chi ama è immune
da malattia che azzanna
chi al contrario n’è inabile.
È l’egoismo l’acciacco
di cui qui si fa cenno
in modo solo impersonale,
accostandolo con ribrezzo
poiché è così contagioso
e viscido da passare
dalle serrature. Né il legno
né l’acciaio lo fermano.
Tu quercia, nipote, Vale,
studia amando e amando
vivi onesta... nient’altro.