Il sole nel canneto

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Il refolo che ci passa
fra desiderio ed essenza,
fa apparire una nuvola
di temporale nel cielo
che lo ha generato.
“Non temere, amore:
siam d’accordo su di noi”,
lei dice a lui, seppur
nel cielo la suddetta
cambi color di continuo
e quando macchia di grigio
l’orizzonte, è la paura
a far suo ingresso in aula.
Sì, perché non scordiamo,
ci amiamo quanto nessuno
prima di noi s’è mai amato.
Ma tener una sfera di cristallo
di una sottigliezza scioccante
fra quattro mani comandate
da due menti camminando
e uno avanza claudicando,
è impresa bella e tremenda.
Ma in fondo così s’è scelto
a suo ormai remoto tempo.
Sicché sarà meglio alzar
uno sbarramento di mattoni
che renda dappoco il sibilo
che s’ode quando ancor oggi
ci abbracciamo, lei dubbiosa
goffo io, coprendolo di verità.

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