Una poesia a caso...

• Impiegati

  Silenzi come nell’abisso
  si spalancano in un ufficio
  quando il rispetto reciproco
  boccheggia, annaspa, si perde
  sotto il peso di un falso potere.
  Poiché cos’è in fondo il potere?
  Forse il poter decidere il lusso
  dell’automobile che compra
  colui che è impiegato
  in quell’ufficio giostrato
  (non per merito, ma…)
  da un emerito pagliaccio?
  Un clown che si rispetti
  sa far ridere, non imbarazzare
  e di animali ne ha svariati
  nel suo show: di mansueti
  e di feroci ammaestrati. Attenzione
  a impartire lo stesso boccone
  amaro e indigesto alla pecora
  come all’ammansito leone: poi… morde.