Lo sprone del soldato

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Oh pensiero mio fustigato,
asciugati gli occhi
e riassettati la divisa.
Non lo vedi che così non va?
La città aprirà le porte
al corpo che male conduci
solo quando l’orizzonte
verrà da noi oltrepassato.
Non c’è più tempo
per i rimpianti corrosivi,
né per i sogni arrugginiti.
Pensiero mio: fatti forte,
diventa un leone
e guidami a diventarlo
anch’io con te.
Via le lacrime, condottiero!
e sprona il tuo soldato
con risolutezza gagliarda:
non battiamo la ritirata.

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