Sogno da pecora
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Sempre viene in mente
cosa leggiadra o brutta
seconda dell’umor che
è ‘ntrato quando il guado
consentiva di star distratto.
Anche un pagliaccio piange,
un disperato riderà, seppure
la felicità al futuro
vien scandita dal mastino
a cui si è mozzato il respiro
e mai alla gazzella quando
i balzi ha terminato e il fiato
rasposo le si è fatto.
Vive ognora in pace chi
assiste, anziché il mattatore.
Seppur nella mente si debba
aspirare a vivere da leone,
anche quando la lana
ricopre pelle mai macchiata.
