Una poesia a caso...

• L'Universo in espansione

  Mettiamo caso che la vita
  sua e la mia avessero calcato
  due strade lontanissime fra di loro
  e che mai un cieco incrocio
  ne facesse una in qualche modo.
  Che lei fosse riuscita a trovare
  la sua america e io la mia
  senza utilizzarci allo scopo.
  La scintilla appicca il fuoco
  ingenerata in qualche modo,
  e sol lo sfregamento di due
  pietre, o nature, fa sì che
  il bagliore si diffonda, s’amplii.
  Poi certo, uno ci mette il suo
  e un’altra azzarda una parola
  (l’accoglimento di una parola),
  per far evolvere l’Universo
  dandone leggi e il crisma
  essenziali al suo prolungamento.
  I pianeti in una galassia spanti
  si muovono con lentezza
  ed indifferenza cosmica,
  senza sottentrare di uno scopo.
  La felicità è il più evidente,
  ma senza comunione essa
  sarebbe la boccia bianca
  su tappeto senza varieganza
  di colori e di valore lativo.
  Altrimenti i nostri due pianeti
  avrebbero vagolato contraendosi
  su loro stessi, come l’Universo
  alla fine dell’avanzamento.