L'ultimo canto

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Dopo aver pervaso la mia vita
col sogno più grande che essere umano
abbia mai potuto concepire,
continui a stare sul ramo più alto
cercando di scorgere la spina
più acuminata. Usignolo mio:
non lanciarti in picchiata
contro quel rovo assassino.
Continua a intonare note
cinguettanti d’amore, affinché io,
solitario rododendro, ti scorga
e accorra a parare il cuore
tuo e mio con i miei rami.
Ti prego! Non far emettere al tuo becco
nota più acuta… l’ultima,
per il petto perforato dalla spina.
Ne morrei anch’io: usignolo, mia regina.

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