Padroni di niente

Valutazione attuale:  / 0
ScarsoOttimo 

Siamo noi che dalle nostre stalle
lasciammo fuggissero
i capi più belli del bestiame
a doverci avvicendare, sposare
per riavere ciò che era nostro.
Do note alla cornamusa,
tu fa’ abbaiare i tuoi cani
affinché si colmino le valli
e si spiani ogni altura
che ci separa inesorabilmente.
Siamo rimasti padrone di niente
e vagoliamo nella prateria
della vita. Ma ci siamo
e grida il bacio in attesa
di scoccar dopo la sacra promessa.

Informazioni aggiuntive