Una poesia a caso...

• E' tempo

  Qualunque miraggio incantevole
  deve essere inseguito finché
  la verità non prenda forma.
  Si vive in un Mondo troppo reale:
  poco spazio alla fantasia
  e ampia pianura agli affanni
  da perdersi il gancio
  che s’avvicina per afferrarci
  e portarci in una dimensione
  irreale e fantastica.
  Tanta gente affolla
  le vie, le piazze, i marciapiedi,
  i cantoni, la luce, la penombra,
  il buio di ogni grande e piccola città
  per scoraggiarsi e pensare
  che la solitudine sia raggiunta
  e che la porta alle nostre spalle
  si possa chiudere per sempre.
  Ballano i pazzi per strada,
  applaudono i dementi lì vicino,
  ridono gli sdentati,
  sbirciano i guerci,
  s’impasticcano i sani,
  si arrendono i malati…
  Ma oltre c’è l’isola non trovata
  e l’orizzonte che si perde
  in una tazza di caffè,
  o che s’arrende su una panchina.
  Uno spacciatore di fantasie
  dovrebbe sempre essere perseguito,
  incriminato e messo dentro;
  perché cos’è in fondo la droga
  se non una via accidentata
  per sognare la felicità,
  ma terminante in un buio precipizio?
  Sta terminando il tempo dei sogni,
  anche se senza sogni davanti
  si vive sì… ma per niente.
  A lavorare si va per lo stipendio,
  ci si affanna per ottenere,
  si ama per essere amati,
  si dà sempre per avere.