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Però senz'uso dell'occulto
Buco nella catena di montaggio
Petalo sotto la pianta del piede
La fondina fatua
A lungo andare
Ma Adelmo...
Far e fare
Trincea, fine di una tomba - 25 aprile
Malsana foga ha la curiosità
La poesia dell'ebete
Dritta a Dante Alighieri
In continuo avvicendamento
Lampeggiante per ostacoli al volo
Sorpreso con le mani nel frigo
Anticipato senza preavviso
Cento topi in un secchio
L'inizio di un temporale
Aprile con i pennelli in mano
Dallo spioncino nessuno
Su di un palmo
A pugni contro il tavolo
Il mare in uggia
Supplica estinta
Sul bancone da lavoro
I supplenti di supplizi
Va bene così
Bulimia del pensiero
L'Universo in espansione
Ventërìa nasse vej
Dopo un giro di pareri
Secondo l'ombrellaio pioverà
L'affluente in comune
Influenzati dall'amore
Leggi scritte da mano
Lo spremiagrumi selettivo
Buccia di pesca
Un tombino per ingresso
Statua con mano levata
Volontà da sull'uscio
Spussa 'd ramì
Con riconoscenza, papà
Ne vale sempre la pena
Facciata crivellata di finestre
Poesie d'Amore
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Saluta e andiamocene
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Su di un ponteggio sbilanciato
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Il picciolo troppo gravato
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L'attrazione degli elementi
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Scivola ma in soccorso
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Batterà in ritirata
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L'ultima notte con te, amore
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Da svelarsi abbracciati
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Addormentato all'esame
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Una poesia a caso...
Riverenti al caule
Quatta quatta s’appropinqua essa;
chetarne il passo spesso è dato
ma ingarbugliarlo troppo è vano.
È al tempo la bieca consolatrice,
il dolore acuto, Iddio che chiarisce.
E la madre rosa ritorna l’origine.
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