Vendere una pipa nostra
per barattarla con un’altra
nuova, ossia ora nostra,
è un affare ben fatto.
Per fretta e bramosia
ci si procura oggetti
discordanti dal gusto
personale, dal proprio gusto,
e più passano gli anni
più l’occhio punta essi
e non quanto di bello li circonda.
Non ci piace più,
o non ci è mai piaciuto
l’oggetto di cui ci sbarazziamo.
Ma se l’imputato piace a un altro
l’affare è fatto!
Tal concetto me lo ha mormorato
la bocca con pipa di marinaio bianco
che sogna di diventar un dì ambrato.