Ciao cara nonna, sono Vale.
Non sono ancora capace
a scrivere e neppure a parlare;
così sono apparsa in sogno
al dotto padrino Davide
affinché desse la parola
a chi dimestichezza ancora
non ha con le ballerine
danzanti nelle bocche dei grandi,
ricche di significati chiari e celati,
ma niente di più: solo parole.
Auguri cara nonnina
anche da me: Valentina.
Sto imparando a parlare,
ma così tanto c’è da assimilare
che mi ci vorrà del tempo,
passione e applicazione
per crescere in altezza, in sapere
e sapere far battere le mie ali
da sola, senza più sostegno.
Tanti, tanti auguri nonnina:
non cambiare mai, promettilo
a tua nipote Valentina.
Buon compleanno Davide,
auguri anche a te e grazie
di avermi ascoltata
e di esserti ricordato
delle parole piccine e sincere
fuoriuscite dalla mia bocca
in sogno, la notte scorsa.
Auguri Davide, auguri nonna…
torno a giocare, torno bambina,
ancora analfabeta: Valentina.