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La malerba è florida
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La mano morta in un eremo
Decibel arroganti
Abito da casa lurida
La storta ad un millepiedi
L'arrangiarsi del boa
Lasciar correre, gli atleti
Le pagine più belle a destra
Riutilizzo del fango
Forza e forza a tuo beneficio
Due gocce di collirio
In concorso di colpa
Le cesoie all'opera
Per tomba un fondale
E la piazza insorse
A bugiardino in cirillico
La macchinazione è rea
Da tacer allo psichiatra
Un leone dalle orecchie pendule
Mattino di solstizio
Da in bilico su un'idea
L'ossigeno ci fa uno
Pagine con le orecchie
100 o 1, fa d'uopo pensarci
Le congetture di un imbranato
Buco nel vetro temperato
Nodi dei capelli
La solitudine dei dementi
Il mare a secchiate
Scritta nell'afflato sul vetro
Bastò una goccia al fiore
Geroglifici nel contempo
La terra dopo un acquazzone
A tu per tu con una penna
La tensione ad un certo numero
Le scarpe un po' strette
Mantenetevi candidi almeno voi
La planimetria in viola
Oltre lo zenit
Scusate, ma il panettiere è depresso
Onde il porto della giustizia
La schizofrenia trascurata
Il mio cammino
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La malerba è florida
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L'arrangiarsi del boa
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Va bene così
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Lo spremiagrumi selettivo
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Volontà da sull'uscio
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Una poesia a caso...
Un'isola negli occhi
Dolce è l’ammaraggio
fra le sue acque serene,
sulla terra che il destino
per noi fece emergere.
Serena è la lungimiranza,
visto che dopo la burrasca
le sue terre sono la frasca
su cui posar la mente fiacca.
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